venerdì 29 agosto 2014

L'isola che c'è

Situata al centro del Mediterraneo occidentale, la Sardegna è sempre stata un crocevia di flussi migratori provenienti dall’Africa del nord, dalle coste occidentali (Baleari, penisola Iberica, Francia meridionale), e dall’oriente (Grecia, Asia Minore (o Turchia) Cipro, Creta, Libano, Israele, antico Egitto).
Nel corso di millenni prima e dopo l’avvento del cristianesimo, le genti arrivarono da più parti. Teniamo presente che la Corsica (un tempo, unita alla Sardegna, parliamo però di venticinque milioni di anni fa!) è separata dalle bocche di Bonifacio, larghe circa dodici km; la distanza dalla costa toscana (monte Argentario) è di 188 km; dalle isole Baleari 315 km; dalla costa africana 180 km; dalla Sicilia 278 km.
I primi abitanti, si ritiene che provenissero dalla penisola italiana (arcipelago toscano); ma non è da escludere a priori una provenienza dall’Africa del nord, date le distanze identiche a quelle dalla costa toscana.
Quelle genti trovarono un ambiente ricco di boschi, di frutti naturali e di animali da cacciare. Dalle indagini archeologiche, esse erano dotate di armi tipo archi e frecce utili sia per la cattura degli animali con cui nutrirsi, sia per la difesa personale in caso di conflitti con tribù o clan ostili.
Quell’ambiente non è più possibile ricostruirlo soprattutto per mancanza di fonti scritte e per le difficoltà nelle indagini archeologiche, complesse, lunghe e costose.
Dagli studi effettuati, si ritiene che in quel periodo (parliamo di circa quattro – cinquemila anni fa), piovesse molto di più dei nostri tempi e soprattutto l’isola aveva sicuramente ampie zone disabitate e quindi con grande abbondanza di “ogni ben di Dio”.
L’isola che c’è da appuntamento alla prossima puntata.
Un saluto da

sardo sono

giovedì 14 agosto 2014

Nessuno è perfetto, però…

-E’ di qualche giorno fa la notizia della morte di Robin Williams. Il suo talento non si discute. Anch’io come tanti altri mi sono divertito ed emozionato quando ho visto i suoi films. Molto divertente, ad esempio, la commedia dove lui si traveste da governante per stare vicino ai suoi figli!  (Mrs. Doubtfire.).

-Ogni volta che scompare una persona famosa, i mezzi di comunicazione danno grande risalto alle doti e ai meriti dello scomparso e tendono a mettere in secondo piano altri aspetti della sua vita, meno “interessanti”.

-Mi chiedo sempre quali sono le ragioni o cause che spingono una persona dotata di talento e capacità, a condurre una vita all'opposto dell’immagine che noi riceviamo, e cioè una vita in cui si fa uso di tutto ciò che può nuocere alla salute fisica e morale.

-Non ho nessun titolo per giudicare queste persone; ogni uomo o donna può scegliere di vivere come crede.

-Se penso però a ciò che hanno prodotto (in questo caso i film ricchi di principi sani, ironia ecc.), non posso non restare deluso per come hanno vissuto, come se questa vita non valesse la pena di viverla.

Un saluto da

sardo sono

sabato 9 agosto 2014

I Giudicati

Tutti noi sardi abbiamo sentito parlare o magari studiato, dei Giuidicati che rappresentano una pagina importante della nostra storia. I Giudicati si formarono probabilmente intorno all’anno mille o forse, anche qualche secolo prima. In quegli anni, la Sardegna era sotto il dominio dell’impero romano d’oriente, noto anche come impero bizantino dal nome della capitale Bisanzio l’attuale Istanbul.
In tale periodo, Bisanzio era impegnata militarmente contro i persiani e musulmani e ciò le impedì di occuparsi della Sardegna, che era governata da suoi funzionari, fu abbandonata a se stessa. In mancanza di collegamenti, i funzionari (noti con il termine di arconte o protospatario), si organizzarono autonomamente creando nel tempo le condizioni politiche per la nascita d’istituazioni indipendenti fino a diventare regni sovrani, o Giudicati.
La dinastia inziale di questi sovrani o giudici (judex) è nota come Lacon Gunale e governava su tutta la Sardegna. Da questa, deriveranno altri rami come i Lacon Serra, e Lacon Massa.
La storia dei Giudicati è carente dal punto di vista documentale  e ciò è fonte di incertezze e oponioni divergenti tra gli storici.

Sardo sono