venerdì 19 febbraio 2016

Dicono di noi

Cicerone (106 - 43 a. C.)
Un ex governatore della Sardegna, Aemilio Scauro, era stato accusato di aver imposto tre decime (tasse) di cui due erano autorizzate da Roma, la terza l'aveva stabilita lui per intascarsela. Scauro per quest'abuso fu processato. Al processo, che si celebrò a Roma, testimoniarono contro di lui 120 sardi. Cicerone coprì d'insulti tutti quanti sostenendo: "come si può dare ascolto e credibilità a questi sardi pelliti (vestiti con le pelli) che non sanno neppure parlare il latino". Non esita a dipingerli come ladroni con la mastruca (un giaccone lungo in pelle di capra o pecora); i suoi giudizi sulla Sardegna e sui sardi furono infamanti e insultanti. I sardi furono considerati inaffidabili e disonesti. Scauro fu assolto. Furono screditati i testimoni e l'intero popolo sardo compresa la  la sua origine. Cicerone filosofo, scrittore, avvocato e politico non si discute; sull'etica professionale e morale, con il suo tempo, sembra un processo accaduto ieri!

Sardo sono