Cicerone (106 - 43 a. C.)
Un
ex governatore della Sardegna, Aemilio
Scauro, era stato accusato di aver imposto tre decime (tasse) di cui due
erano autorizzate da Roma, la terza l'aveva stabilita lui per intascarsela. Scauro per quest'abuso fu processato. Al
processo, che si celebrò a Roma, testimoniarono contro di lui 120 sardi. Cicerone coprì
d'insulti tutti quanti sostenendo: "come si può dare ascolto e credibilità
a questi sardi pelliti (vestiti con le pelli) che non sanno neppure parlare il
latino". Non esita a dipingerli come ladroni con la mastruca (un
giaccone lungo in pelle di capra o pecora); i suoi giudizi sulla
Sardegna e sui sardi furono infamanti e insultanti. I sardi furono considerati inaffidabili
e disonesti. Scauro fu assolto.
Furono screditati i testimoni e l'intero popolo sardo compresa la la sua origine. Cicerone filosofo, scrittore,
avvocato e politico non si discute; sull'etica professionale e morale, con il
suo tempo, sembra un processo accaduto ieri!
Sardo
sono