mercoledì 11 novembre 2015

La nostra storia

Letteratura sarda a cura del Prof. Francesco Casula. Presso Università della terza età – Sanluri

L’argomento è stato trattato con grande lucidità e passione. Non è vero che la letteratura è materia riservata ai letterati, scrittori poeti ecc. La letteratura dobbiamo vederla e intenderla come la rappresentazione della vita materiale e spirituale di un popolo. E quel’è lo strumento con cui la letteratura cammina? La sua lingua! La Sardegna ha vissuto e subito tante dominazioni: cartaginesi, romani, vandali, bizantini. Con i Giudicati (o regni) la Sardegna ha conosciuto un periodo di autonomia sovrana e grazie a essa, la lingua sarda è stata utilizzata in tutti gli ambiti della vita pubblica, privata ed ecclesiastica. In lingua sarda si scriveva nei monasteri (i famosi condaghi). Questi erano registri sulle attività del monastero tipo acquisti, vendite, pagamenti ecc. Uno spaccato della vita economico – sociale del tempo. I dominatori che si sono succeduti nel corso dei secoli, hanno imposto la propria lingua (e con essa la loro cultura) relegando la nostra a un ruolo marginale e consentendo per forza soltanto la parlata orale; la scrittura invece è stata messa “all’angolo”, nascosta il più possibile. Eppure abbiamo un patrimonio letterario di grande valore che, soprattutto grazie a scrittori, intellettuali della nostra terra, questo patrimonio ha ripreso a camminare. Noi sardi e amanti della Sardegna dobbiamo diventare veicolo di diffusione della nostra lingua verso le nuove generazioni. Respingiamo l’opinione purtroppo diffusa secondo la quale si ritiene che convenga studiare le lingue straniere (l’inglese soprattutto). Niente di più sbagliato! Sapere più lingue è sempre una risorsa in più.

Unu saludu da

Sardo sono

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