La nostra
lingua, pur avendo subito l’influenza degli stati che ci hanno invaso e
dominato, è sopravvissuta a tutto e a tutti! Hanno esercitato tutta l’influenza
attraverso il divieto di parlare e scrivere in sardo. Ho sentito in età
infantile genitori rimproverare i propri figli perché si esprimevano in sardo. Allucinante!
Personalmente, non do la colpa (tutta) a questi genitori che ritenevano di fare
il bene dei propri figli incitandoli e richiamandoli a parlare l’italiano (a
volte volava anche qualche schiaffo!), ma ai dominatori di turno che avevano
tutto l’interesse a far “dimenticare” e sostituire con la loro lingua la
nostra. La mancanza più grave è la scarsa conoscenza nella scrittura; tutti noi
abbiamo imparato a parlare il sardo dai nostri genitori, nonni, parenti, vicini
di casa. In mancanza di una scuola è naturale avere difficoltà a scrivere e
leggere il sardo. Personalmente non condivido, anzi respingo l’opinione secondo
cui il sardo non serve perché oggi si parla inglese e altro. Ritengo invece che
la lingua sia l’anima di un popolo, la sua memoria, la sua identità. Sapere
l’inglese e pure il sardo equivale a essere cittadino del mondo in Inghilterra
(esempio) e in Sardegna o ovunque c’è un sardo o un inglese!
Sardo
sono
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