venerdì 31 luglio 2015

A SU FOGU A SU FOGU!

Come ogni estate, ci risiamo. Gli incendi che distruggono tutto quanto trovano nella loro strada: boschi, campi coltivati a grano e altri cereali, case al mare e montagna, aziende artigiane e agricole, animali bruciati vivi, o salvati per miracolo, persone di tutte le età e condizione intrappolate nelle fiamme che fuggono verso qualsiasi parte col terrore di non farcela (come successe a Tempio Pausania). Dopo il passaggio del fuoco, il panorama è desolante, nero, fuligine e cenere sparsa, trasportata dal vento. Ogni forma di vita si ferma. Il paesaggio infonde rabbia, paura, impotenza, rassegnazione. Il fuoco è bello d’inverno per scaldarsi, per arrostire, per raccontare la vita (contus de forredda), per assaggiare il vino novello, per abrustolire il pane accompagnato magari da una fetta di pecorino alla brace, per fare gruppo tra giovani e anziani e tante altre cose che fanno bene al corpo e…allo spirito!


Sardo sono

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