I
fatti di Capo Frasca (esercitazioni militari che hanno causato un vasto
incendio nella zona) e il referendum in Scozia riguardante la secessione o meno
dal Regno Unito, hanno risvegliato l’attenzione e aspirazione dei popoli
desiderosi di ottenere l’indipendenza e/o sovranità dagli stati centrali sotto
i quali ora si trovano.
I sardi
(tra questi popoli) hanno nel loro DNA l’aspirazione all’indipendenza, che
significa possibilità di decidere da soli il proprio futuro e questo non è un
capriccio o un atto di superbia ma la consapevolezza che, dopo aver subito nel
corso della storia, ogni genere di soprafazione, vogliono essere padroni e
protagonisti del proprio destino.
La
nostra lingua è uno strumento formidabile, che possiamo e dobbiamo sfruttare
per comunicare e condividere la nostra identità e senso di appartenenza. Tale strumento
però, spetta a noi utilizzarlo e diffonderlo in ogni occasione e tra le nuove
generazioni.
L’opinione
secondo la quale il sardo del campidano (per fare un esempio) non comprende
quello del logudoro o, quello della barbagia o di altra zona, a mio parere, è
falsa! Certo, capisco che la parlata è differente ma ciò ci sembra complicato perché
non la pratichiamo! Provate a parlare il sardo della vostra zona con un sardo
di un’altra provincia. Vedrete che dopo qualche difficoltà capirete tutto.
sardo sono
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