Quando
penso all’identità nazionale, penso agli americani con la loro bandiera, ai
francesi, ma soprattutto all’Italia e a noi italiani, ancora in ritardo nella condivisione
di questo valore e sentimento invisibile ma fondamentale per essere nazione.
Questo
valore e sentimento è invece molto radicato in noi sardi, riferito alla nostra Sardegna, che però non riesce a
prevalere sulla nostra antica abitudine di essere “pochi e divisi” come ci
volevano i catalano – aragonesi, i piemontesi fino all’unità d’Italia e
tutt’ora in voga con l’attuale stato centrale, ma con qualche sagnale
(finalmente!) di presa di coscienza sulla nostra specificità storica.
L’identità
nazionale non è, secondo me, in contrasto con la nostra identità sarda. Noi ci
sentiamo soprattutto sardi perché l’Italia non riconosce la nostra specificità,
la nostra lingua, più antica della lingua italiana, e derivata anch’essa dal
latino e, non ultime, le nostre tradizioni.
Sentirci
prma di tutto sardi e magari poco italiani come spesso mi è capitato di
sentire, alimenta un’opinione negativa nei nostri confronti. Penso che la
nostra identità sarda, la dobbiamo coniugare a quella nazionale, esprimendoci
senza complessi, quando è possibile, con la nostra lingua nelle varianti imparate
dai nostri nonni e genitori.
Più i
sardi parlano il sardo, più diventano protagonisti e consapevoli delle proprie
origini; l’insegnamento della lingua sarda poi sarebbe un risultato
straordinario. In questo però, ci dobbiamo credere tutti!
sardo sono
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